Il decreto del 26 aprile scorso fa ripartire lo sport, anche se in maniera graduale e iniziando dai soli allenamenti individuali degli atleti di interesse nazionale:  vieta l’attività ludica o ricreativa all’aperto; sospende gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati; consente di svolgere individualmente (o con accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti), attività sportiva o attività motoria, purché nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

L’ufficio Sport del Governo ha quindi diramato le Linee guida che determinano le Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport individuali: il documento è volto a consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19, in attuazione del decreto del 26 aprile che autorizza le sessioni di allenamento degli atleti di discipline sportive individuali, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP e dalle rispettive Federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali.

Allo stato, tali allenamenti sono possibili nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali, previo adeguamento alle linee guida (in ALLEGATO).

Il complesso delle misure consente anche, fino a nuove disposizioni, la possibilità che possano svolgersi allenamenti anche di atleti, professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale e internazionale, di discipline sportive di squadra, purché questi si svolgano sempre in forma individuale.

Un elenco di norme, dunque – dall’informazione e riconoscimento dei sintomi, fino alla sanificazione e alla gestione di ogni accortezza nei singoli sport – volte a fornire indicazioni generali e azioni di mitigazione utili ad accompagnare la ripresa dello sport di natura individuale: esse dovranno essere declinate per le singole discipline a cura degli organismi sportivi di riferimento, per quanto di propria competenza.

Le linee-guida sono state elaborate su proposta del CONI e del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), le Federazioni Sportive Nazionali (FSN), le Discipline Sportive Associate (DSA) egli Enti di Promozione Sportiva (EPS), nonché validate dal Comitato Tecnico-Scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile.

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